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LA STORIA della CALCE Cos'è la calce
 

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----- ELABORAZIONE DEL P.O.S.

GESTIONE EMERGENZE

Premessa:
Ai sensi del punto 9.2 del D.M. 10/03/1998 il cantiere, non presentando lavorazioni con uso di esplosivi e in galleria, rientra tra le attività a rischio di incendio medio. Ai cantieri temporanei e mobili si applicano le sole disposizioni del decreto contenute negli artt. 6 e 7, questi articoli assegnano al datore di lavoro il compito di designare uno o più lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze,assicurandone la relativa formazione.
Al fine di porre in essere gli adempimenti di cui sopra i datori di lavoro (art. 12, primo comma, D. Lgs. n. 626/94):
- organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza;
- designano, tenendo conto delle dimensioni dell’azienda ovvero dell’unità produttiva, lavoratori incaricati di attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione incendi, lotta antincendio, e gestione dell’emergenza (il datore di lavoro che non provveda direttamente designa uno o più lavoratori incaricati di attuare i provvedimenti necessari al pronto soccorso e assistenza medica;
- programmano gli interventi, prende i provvedimenti e dà istruzioni affinchè i lavoratori possano, in caso di pericolo grave ed immediato che non può essere evitato, cessare la loro attività ovvero mettersi al sicuro abbandonando il posto di lavoro;
- prendono provvedimenti necessari affinchè qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza ovvero per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili.

OBIETTIVI DEL PIANO EMERGENZA
Il presente piano d’emergenza si pone l’obiettivo di indicare le misure di emergenza da attuare nei casi di pronta evacuazione dei lavoratori, al verificarsi di incendio o di altro pericolo grave ed immediato, e nei casi in cui è necessario fornire un primo soccorso al personale colpito da infortunio.
In particolare, prescrive:
a) le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso d’incendio;
b) le procedure per l’evacuazione dal luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e da altre persone presenti;
c) le disposizioni per richiedere l’intervento dei Vigili del fuoco e del Servizio di Pronto Soccorso pubblico;
d) gli interventi di primo soccorso da attuare nei confronti di eventuale infortunio.

CRITERI DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO
Azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso d’incendio.
Nel caso il cui il lavoratore ravvisi un incendio deve:
1. non perdere la calma;
2. valutare l’entità dell’incendio;
3. telefonare direttamente ai Vigili del Fuoco per la richiesta del pronto intervento;
4. applicare le procedure di evacuazione.
Procedure di evacuazione fino al punto di raccolta
Nel caso in cui il lavoratore è avvisato dell’emergenza incendio, o di altra calamità deve porre in atto le seguenti azioni:
1. non perdere la calma;
2. abbandonare il posto di lavoro evitando di lasciare attrezzature che ostacoli il passaggio di altri lavoratori;
3. percorrere la via d’esodo più opportuna in relazione alla localizzazione dell’incendio, evitando, per quanto possibile, di formare calca;
4. raggiungere il luogo sicuro situato all’ esterno del cantiere ed attendere l’arrivo dei soccorsi.
Gli addetti all’emergenza devono applicare le seguenti procedure:
1. in caso di incendio di modesta entità intervengono con i mezzi estinguenti messi a loro disposizione;
2. in caso di incendio valutato non domabile devono attivare le seguenti procedure di evacuazione rapida:
3. valutare quale via d’esodo sia più opportuno percorrere e indicarla agli altri lavoratori;
4. accertarsi che sia stato dato l’allarme emergenza;
5. servirsi dell’estintore per aprire l’eventuale incendio che ostruisce la via d’esodo;
6. attivare la procedura per segnalare l’incendio o altra emergenza ai Vigili del fuoco e/o ad altri Centri di coordinamento di soccorso pubblico e richiedere, se del caso, l’intervento del pronto soccorso sanitario;
7.raggiungere il luogo sicuro di raccolta dei lavoratori e procedere alla identificazione delle eventuali persone mancanti servendosi dell’elenco dei presenti al lavoro;
8. attendere l’arrivo dei soccorsi pubblici e raccontare l'accaduto.
Modalità di chiamata dei Soccorsi Pubblici
All’interno dell’ufficio di cantiere sarà disponibile un telefono per chiamate esterne.
Colui che richiede telefonicamente l’intervento, deve comporre il numero appropriato alla necessità (vigili del fuoco per l’incendio, Prefettura per altra calamità, croce rossa o altro per richiesta ambulanza) tra quelli indicati nell’elenco sottostante. Deve comunicare con precisione l’indirizzo e la natura dell’evento, accertandosi che l’interlocutore abbia capito con precisione quanto detto.
Numeri esterni da comporre per la richiesta d’intervento dei servizi pubblici sono i seguenti:
Vigili del Fuoco 115
Unita di pronto soccorso (ospedale) 118
Soccorso pubblico d'emergenza (polizia) 113
+ Medico competente ditte esecutrici lavori
Copia dell’elenco e delle relative procedure sopra riportate o in dotazione all’azienda deve essere consegnata ad ogni lavoratore.
Verifiche e Manutenzioni
Il personale addetto all’emergenza deve effettuare i seguenti controlli periodici:
A) Fruibilità dei percorsi d'esodo (assenza di ostacoli ) settimanale
B) Verifica estintori: mensile
1. presenza
2. accessibilità
3. istruzioni d’uso ben visibili
4. sigillo del dispositivo di sicurezza non manomesso
5. indicatore di pressione indichi la corretta pressione
6. cartellino di controllo periodico sia in sede e correttamente compilato
7. estintore privo di segni evidenti di deterioramento
Presidi antincendio Previsti
I presidi antincendio previsti in cantiere sono:
1. estintori portatili a polvere tipo ABC da installare in una delle baracche;
2. segnaletica d'emergenza.
Esercitazioni
Il personale deve partecipare periodicamente (almeno una volta l’anno) ad una esercitazione antincendio per mettere in pratica le procedure di evacuazione.
L’esercitazione dovrà consistere nel percorrere la via d’esodo prevista, simulando quanto più possibile una situazione reale, ma evitando di mettere in pericolo il personale.
Nel caso in cui vi siano più vie d’esodo, è opportuno porsi come obbiettivo che una di essa non sia percorribile.
L’esercitazione avrà inizio dal momento in cui viene fatto scattare l’allarme e si concluderà una volta raggiunto il punto di raccolta e fatto l’appello dei partecipanti.





Le 16 ore
di formazione sono obbligatorie dal 1 gennaio 2009



• Valutazione
rischio rumore


• Valutazione
rischio caduta dall'alto

• Valutazione
rischio caduta
materiale dall'alto

• Valutazione
rischio investimento
schiacciamento

• Valutazione
rischio urti/tagli
abrasioni

• Valutazione
rischio elettrocuzioni
folgorazioni


• Valutazione
rischio
vibrazioni

• Valutazione
rischio movimentazione
manuale
dei carichi